Fonte: Wikipedia. Pagine: 32. Capitoli: Imperfetto indicativo, Participio, Presente indicativo, Futuro semplice, Passato remoto, Condizionale presente, Congiuntivo imperfetto, Imperativo, Congiuntivo presente, Passato prossimo, Congiuntivo trapassato, Trapassato prossimo, Condizionale passato, Trapassato remoto, Congiuntivo passato, Futuro anteriore, Aoristo. Estratto: L'imperfetto indicativo e la forma verbale della lingua italiana e delle lingue romanze che si adatta principalmente ad indicare situazioni ed abitudini considerate in un momento passato. E quindi la forma piu adatta, all'interno del passato, per le descrizioni o per l'enunciazione di eventi ripetuti. Questa forma verbale si coniuga aggiungendo alla radice del verbo le desinenze previste della grammatica italiana. Sono simili a quelle del presente, dalle quali si distinguono per la presenza di v insieme alla vocale tematica che caratterizza ciascuna delle tre coniugazioni: (-av- -ev- -iv-): Si notino, tra l'altro, alcune particolarita: Si tratta di un tempo ereditato direttamente dal latino, in cui si chiamava imperfectum, mentre il perfectum corrispondeva all'attuale passato remoto. Esempio di imperfetto latino per il verbo cantare: cantabam, cantabas, cantabat, cantabamus, cantabatis, cantabant. Il cambiamento di /b/ a /v/ che caratterizza il passaggio dal latino all'italiano e la lenizione della -b- latina compresa tra due vocali. Questo mutamento fonologico e un caso di indebolimento perfettamente normale per l'origine dell'italiano, tanto che puo addirittura arrivare alla scomparsa completa della -v- intervocalica (avea, aveano, potea, poteano ecc.), soprattutto nell'italiano letterario di secoli passati. Nella catena parlata di suoni, la caduta della -v- e comunque un fenomeno quasi impercettibile: Giovanni Boccaccio, Decameron, Prima giornata, prima novella.Piu complicato si fa il discorso per il cambio delle desinenze dal latino all'italiano. Dato che e normale per l'italiano la caduta del...