Fonte: Wikipedia. Pagine: 49. Capitoli: Suffragio femminile, Voto per approvazione, Elezioni nell'Autorita Nazionale Palestinese, Maggioranza, Elezione, Broglio elettorale, Elezioni primarie, Suffragio universale, Astensionismo in Italia, Hacking Democracy, Vassallum, Scrutatore di seggio, Presidente di seggio, Metodo dei piu alti resti, Referendum costituzionale egiziano del 2011, Ballottaggio, Monocameralismo, Metodo di Borda, Metodo Hare-Niemeyer, Scrutinio elettronico, Metodo Sainte-Lague, Metodo D'Hondt, Grandi elettori, Lista civica, Corpo elettorale, Elezioni politiche italiane, Urna per votazione, Voto a punteggio, Direzione Centrale dei Servizi Elettorali, Candidato, Exit poll, Elezione indiretta, Blocco elettorale, Soglia di sbarramento, Rappresentante di lista, Lista elettorale, Candidature multiple, Metodo di voto di Condorcet, Segretario di seggio, Scheda elettorale, Metodo Schulze, Cooping, War room, Lista civetta, Presidente eletto, Campagna elettorale, Elettore, Televoter, Indice di Laakso-Taagepera, Tournee, Scorporo, Negative campaigning, Silenzio elettorale, Indice di Rae-Taylor, Elettorato. Estratto: Il termine suffragio femminile indica un movimento di riforma economico e politico avente come obiettivo quello di estendere il suffragio - cioe il diritto di voto - alle donne. Le origini moderne del movimento vanno ricercate nella Francia del XVIII secolo. Dei Paesi attualmente indipendenti, la Nuova Zelanda fu la prima a riconoscere alle donne il diritto di voto. Tuttavia, quando cio avvenne, nel 1893, la Nuova Zelanda non era una "Nazione," nel senso che non era uno stato indipendente, ma una colonia per lo piu autogovernantesi. Luoghi con uno status simile che concessero alle donne il voto comprendono il Territorio del Wyoming (1869). Altri possibili candidati alla carica di primo "stato" a riconoscere il suffragio femminile comprendono la Repubblica Corsa, l'Isola di Man (1881), le Isole Pitcairn, Franceville e Tavolara, ma alcuni di questi...