Fonte: Wikipedia. Pagine: 67. Capitoli: Storia del colonialismo in Africa, Storia della Rhodesia, Schiavismo in Africa, Stato Libero del Congo, Tratta atlantica degli schiavi africani, Assedio di Mafeking, Conferenza di Berlino, Battaglia di Tit, Marthinus Wessel Pretorius, Christiaan de Wet, Koos de la Rey, Petrus Jacobus Joubert, Guerra Mahdista, Omar al-Mukhtar, Martinus Theunis Steyn, Emily Hobhouse, Spartizione dell'Africa, Ruanda-Urundi, Thomas Francois Burgers, King's African Rifles, James Barry Munnik Hertzog, Paul Kruger, Piet Retief, Andries Pretorius, Johannes Henricus Brand, Mangiatori di uomini dello Tsavo, Stato Libero dell'Orange, Battaglia di Beda Fomm, Heeresgruppe Afrika, Piet Cronje, Costa d'Oro, Andries Potgieter, Piet Uys, Nyasaland, Uomini leopardo, Giuseppe Ohrwalder, Voortrekker, Repubblica di Stellaland, Posto al sole, Repubblica di Natalia, Repubblica del Transvaal, Trattato di Losanna, How Europe Underdeveloped Africa, Bantu Educational Kinema Experiment, Het Volk, Royal African Company, Tekrur, Convenzione di Madrid, Front Algerie Francaise. Estratto: Il colonialismo in Africa, ovvero la colonizzazione dell'Africa da parte delle nazioni europee, raggiunse il proprio apice a partire dalla seconda meta del XIX secolo, periodo in cui si ebbe una vera e propria spartizione dell'Africa i cui protagonisti furono soprattutto Francia e Gran Bretagna e, in misura minore, Germania, Portogallo, Italia, Belgio e Spagna. Pur riferendosi spesso a una presunta "missione civilizzatrice" nei confronti soprattutto dei popoli relativamente arretrati dell'Africa subsahariana, le potenze coloniali europee si dedicarono soprattutto allo sfruttamento delle risorse naturali del continente. Soltanto in alcuni casi la presenza europea in Africa porto a un effettivo sviluppo delle regioni occupate, per esempio attraverso la costruzione di infrastrutture. Nei luoghi in cui si stabilirono comunita di origine europea (l'esempio piu rappresentativo e il Sudafrica) ...