Fonte: Wikipedia. Pagine: 28. Capitoli: Cognomi arabi, Glossario dell'Islam, Lataif, Riformismo islamico, Nafs, Jahiliyya, Da'wa, Ghazi, Mi'raj, Kaymakam, Onomastica araba, Adh n, Amen, Harem, Salaf, Celebi, Halal, Zakat, Takb r, Hanif, Umra, Umma, Kadiluk, Egira, Ulema, Khatoun, Khutba, Kaza, Pbsl, D r al-Isl m, Amir al-Mu'minin, Hawza, Sal m, Fard, Hadhra, Hadath, Hudna, Emirato, Ihsan, Valide Sultan, Ruh, Hafiz, Jumu'ah, Silsila, Din, D r al- arb, Qalb, Khatib, Ab, Atabeg, Eid Qurbani, Zawiya, Sahih, Baraka, Khuda, Umm al-walad. Estratto: I cognomi arabi (ma anche quelli turchi e persiani), come quelli di altri popoli Vicino e medio-orientali appaiono solo verso il XVIII secolo, e limitatamente ad alcuni paesi, per influenza occidentale. La persona veniva identificata (e tuttora questo avviene in molti Paesi arabi) dal solo nome proprio di persona (Ism ), al quale potevano essere attribuiti vezzeggiativi in ambito familiare o amicale (ad esempio Mamadu per Muhammad). All'ism seguiva l'indicazione del genitore e degli avi (nasab ), e il tutto si concludeva il piu delle volte con l'aggiunta di aggettivi attestanti la provenienza geografica, l'appartenenza a una scuola di pensiero (nisba ) o le caratteristiche fisiche o psicologica della persona ovvero il mestiere esercitato (laqab ). Lo storico e orientalista Giovanni Battista Rampoldi scriveva all'inizio dell'Ottocento, nelle note alla sua opera "Annali Musulmani" (cognomi nel senso comune occidentale attuale, focalizzato sull'identificazione precisa dell'ascendenza o genealogia, anche se il lungo nasab arabo identifica con maggior precisione una persona di un semplice e comune cognome...) Rampoldi testimonia la possibilita secondo questo meccanismo di farsi anche chiamare col nome della madre preceduto da Ebn (figlio di), ma solo fra i Turchi, non fra gli Arabi. Rampoldi scrive al riguardo: continua Rampoldi: A sostegno di cio Rampoldi scrive: Occorre pero prendere atto che nella lingua italiana moderna son...