Fonte: Wikipedia. Pagine: 30. Capitoli: Dolce, Vegetarismo e religione, Casherut, Cucina vegetariana, Lavastoviglie, Cappa, Ricetta, Conservazione dei cibi, Gusto acquisito, Servizio a tavola, Fornello portatile, Fornello a induzione, Halal, Menu, Cucina componibile, Forno solare, Museo dei cuochi, Stufa, Impasto, Fondi di cucina, Condimento, Eviscerazione, Kyoto box, Scarpetta, Glaizy, Termocucina, Fricassea. Estratto: Il dolce e uno dei cinque gusti fondamentali, quasi universalmente considerato una sensazione piacevole. I cibi ricchi di carboidrati semplici, come gli zuccheri, sono normalmente associati alla dolcezza. Esistono anche alcune molecole di origine naturale o di invenzione umana che vengono percepite come dolci a concentrazioni molto inferiori e posso essere utilizzate come dolcificanti ipo-calorici. Infine, alcune sostanze, pur non attivando direttamente i recettori del dolce possono modificarne la percezione. La sensibilita chimica della percezione del dolce, che varia per individui e specie, e stata compresa solo in tempi recenti. Il modello teorico correntemente accettato coinvolge molteplici siti di legame tra i recettori e la sostanza dolce. Alcuni studi indicano che la sensibilita agli zuccheri e al dolce abbia radici evoluzionistiche molto antiche, gia presenti come chemiotassi persino nei batteri mobili quali l'Escherichia coli. I neonati dimostrano di preferire i cibi ad alta concentrazione di zuccheri e, in particolare, preferiscono le soluzione piu dolci del lattosio, lo zucchero che si trova nel latte materno. La soglia di percezione per il dolce e la piu alta tra i gusti fondamentali, venendo attivata a circa 1 parte su 200 di zucchero in soluzione. Per confronto, l'amaro, che ha la soglia di sensibilita piu bassa, viene gia percepito per 1 parte su 2 milioni di chinino in soluzione. Nell'ambiente naturale ove si evolse la specie umana il dolce era un indicatore di ricchezza nutrizionale del cibo, mentre l'amaro era associato alla tos...