Fonte: Wikipedia. Pagine: 33. Capitoli: Vittorio Emanuele di Savoia, Jean Henri Dunant, Alfredo Zopfi, Carlo De Benedetti, Gioachino Zopfi, Samuele Zopfi, Hans Gamper, Emilio Maraini, Ernesto Bertarelli, Klaus Davi, Giuliano Bignasca, Behgjet Pacolli, Gottlieb Duttweiler, Klaus Johann Jacobs, Louis Chevrolet, Walter Boveri, Peter Sauber, Norman Gobbi, Christoph Blocher, Tito Tettamanti, Hermann Geiger, Peter Monteverdi, Carlo Siber Millot, Giorgio Gomelsky, Adolf Guyer-Zeller, Jean Hoerni, Domenico Pelli, Remy Faesch, Nicolas Hayek, Johann Jakob Scherer, Francesco Rusca, Giovanni Giacomo Meyer, Gianpiero Moretti, Claudio Generali, John Sutter, Zino Davidoff, Hans Heinrich Thyssen-Bornemisza de Kaszon, Fritz Hoffmann-La Roche, Johann Rudolf Meyer. Estratto: Vittorio Emanuele di Savoia (Napoli, 12 febbraio 1937) e un membro di Casa Savoia e imprenditore italiano naturalizzato svizzero. E figlio dell'ultimo re d'Italia Umberto II e di Maria Jose. E sposato con Marina Ricolfi Doria da cui ha avuto un figlio, Emanuele Filiberto. Vittorio Emanuele III con il nipote ed erede omonimoAcclamato alla nascita (1937) principe dell'Impero, Vittorio Emanuele ricevette dal nonno il titolo di principe di Napoli, come d'uso in Casa Savoia per i principi ereditari e loro primogeniti in alternanza con quello storico di principe di Piemonte, allora attribuito al padre Umberto, in quel momento erede al trono. Il 7 agosto 1943, su ordine del re Vittorio Emanuele III, lascio Roma con la madre Maria Jose e le tre sorelle, raggiungendo Sant'Anna di Valdieri in Piemonte. L'allontanamento dalla capitale fu probabilmente al contempo una misura atta a stroncare il pericoloso "attivismo" della principessa di Piemonte, sia un tentativo di mettere al riparo il futuro principe ereditario da operazioni di cattura tedesche. Trasferitisi, per motivi di sicurezza, al castello di Sarre, la sera dell'8 settembre 1943 ricevettero l'ordine di partire per la Svizzera. A guerra finita, Vittorio Emanuele e...