Fonte: Wikipedia. Pagine: 25. Capitoli: Produzione di idrogeno, Cella fotoelettrochimica, Pila a combustibile microbiologica, Digestione anaerobica, Elettrolisi, Chlamydomonas reinhardtii, Elettrolisi dell'acqua, Produzione biologica di idrogeno, Elettrolisi ad alta temperatura, Pila a combustibile a etanolo diretto, Reforming catalitico, Ciclo zolfo-iodio, Reformer a metanolo, Syngas, PROX, Voltametro di Hofmann, Idrogenodotto, Gas d'acqua, Processo Kvaerner, ENV. Estratto: Una cella fotoelettrochimica (in inglese photoelectrochemical cell, spesso abbreviata con l'acronimo PEC) e una cella solare che ricava energia elettrica dalla luce, compresa quella visibile. Ciascuna cella consiste in un fotoanodo semiconduttore e in un catodo metallico immerso in un elettrolita. Alcune celle fotoelettrochimiche producono semplicemente energia elettrica, mentre altre producono idrogeno in un processo simile all'elettrolisi dell'acqua. In questo tipo di cella fotoelettrochimica, l'elettrolisi dell'acqua che produce idrogeno ed ossigeno gassoso avviene quando l'anodo e irradiato da radiazioni elettromagnetiche. E stata indicata come un modo per convertire energia solare in forma trasportabile, cioe in idrogeno. Le celle fotogeneratrici oltrepassano la barriera del 10% di efficienza. Test di laboratorio confermano il rendimento del processo. Il problema principale e la corrosione dei semiconduttori, i quali sono a diretto contatto con l'acqua. Si spera di raggiungere una durata di 10.000 ore di funzionamento. Le celle di Gratzel (o celle fotoelettrochimiche, in inglese dye-sensitized solar cell - DSSc o DSC) sono delle celle fotovoltaiche che, al contrario delle controparti al silicio, sfruttano un principio fisico simile a quello della fotosintesi clorofilliana, profondamente diverso da quello delle celle fotovoltaiche al silicio. In queste, infatti, quando viene assorbito un fotone nella zona svuotata, si crea una coppia elettrone/lacuna che si separa immediatamente a causa d..