Estratto: ...antica quella sentenza, che nessuno uomo e eroe quando sta solo. La fortuna, come femmina, stanca di Manfredi, seguiva innamorata le vestigie di Carlo, e come femmina abbandonava il buono pel tristo. Le galere chiamate dai segnali del Conte si fecero alla spiaggia, e i Francesi salutarono il signore loro con tali trasporti di gioia, che ad uomo resuscitato per miracolo non se ne farebbero altrettanti. Non lungi dal luogo, ove presentemente dimoravano, apparivano i campanili, le cupole delle chiese, e le case piu alte di una citta;-era Civitavecchia: Carlo vi condusse, costeggiando, le sue venti galere, e quivi lasciatele con parte di sua gente, se ne ando frettoloso a Viterbo presso Papa Clemente. Essi si abbracciarono, come due uomini, stretti per l'attuale bisogno, e pel futuro interesse, possono abbracciarsi. Per altra parte il Monforte, con raro esempio di prospera ventura, traversata Romagna ove gli occorsero tutti i Guelfi d'Italia, tra i quali quattrocento uomini d'arme fiorentini, si avvicinava a Viterbo. Molto andava lieto il Conte Carlo della venuta del Monforte, molto piu dei quattrocento Fiorentini che gli si erano aggiunti. E' bisogna sapere, che quando nel 1260 i Ghibellini per opera di Farinata prevalsero in Firenze, tutti i Guelfi si partirono nella notte del 13 settembre, e nella citta di Lucca si rifugiarono: ben furono dai leali Lucchesi lungo tempo raccolti, finche essi pure sconfitti nella guerra che sostennero contro quell'invincibile Farinata, doverono di altro piu sicuro asilo provvedersi, se volevano campare dalla acerba persecuzione dei nemici. Questo fu caso pieno di lacrime: molte gentildonne partorirono su le Alpi di San Pellegrino, molti principali cittadini caddero morti per via, di fame, e di freddo; ma poiche, come dice lo Storico che questo fatto racconta, -bisogno fa prode uomo, -si ritirarono in Bologna, e quivi si dettero ad apprendere arme, e giornalmente esercitandosi vennero in breve a ottenere...