Al Congresso Dei Vescovi; La Provvidenza Divina Nella Rivoluzione Italiana E Gli Errori del Clero (English, Italian, Paperback)

Questo libro di storia potrebbe contenere numerosi refusi e parti di testo mancanti. Solitamente gli acquirenti hanno la possibilita di scaricare gratuitamente una copia scansionata del libro originale (senza refusi) direttamente dall'editore. Il libro e Non illustrato. 1862 edition. Estratto: ...e avrebbero trovato appoggio nel forte partito avverso alla guerra, ed in quelli, che non sono mai pochi, esitanti sempre nel loro giudizio, ed incapaci a prendere un partito, ma sempre pronti a ravvisare nei fatti, che succedono, le dirette conseguenze del partito preso da altri nella loro incertezza. L'interna agitazione della Francia avrebbe incoraggiato i nemici esteri, e Napoleone senza una pace pronta ed improvvisa si sarebbe trovato in una posizione assai difficile e pericolosa. Infatti gia il Reggente di Prussia, invischiato ancora nel sistema di politica del secolo passato, si commoveva, e moveva i suoi soldati, minacciando un colpo di sorpresa. XIII. Ma Napoleone non era uomo da lasciarsi sorprendere dalla lenta politica antica, e con un colpo d'occhio perspicace avendo gia compreso, che tutto il merito di quella guerra, non consistera nella sola vittoria, ma ben anco nella prontezza della fine, dopo alcune vittorie olTriva egli medesimo la pace al nemico, ancora spaventato e sotto l'impressione di una tremenda disfatta, dimostrandosi il piu generoso dei vincitori, per nascondere in quella generosita l'intenzione di vincerlo un'altra volta coll'astuzia diplomatica, con cui avrebbe saputo incastonare in quella pace, come gemme di sua abilita, condizioni raggirate da parole sofistiche e a doppio filo. Ed era proprio quello il caso per l'Imperatore d'Austria, di ricordarsi del proverbio: guardati dai partiti larghi; ma egli invece tanto baldanzoso poco prima, scoraggiato poi per la totale disfatta, l'accetto, e strinse la mano al vincitore con commozione e riconoscenza, senza accorgersi che gli occhi di Napoleone III non sono..."