Questo libro di storia potrebbe contenere numerosi refusi e parti di testo mancanti. Solitamente gli acquirenti hanno la possibilita di scaricare gratuitamente una copia scansionata del libro originale (senza refusi) direttamente dall'editore. Il libro e Non illustrato. 1890 edition. Estratto: ...degli abati commendatarii, (i quali non erano monaci, ma stranieri chierici, che, come beneficiati, ne insaccavano le rendite e non curavano di altro) papa Paolo II, veneto, di casa Barbo, benche sommo pontefice, volle essere ad un tempo abate commendatario di Montecassino. Ed in questo tempo di cure badiali Paolo fece larga raccolta di codici cassinesi che porto a casa, dico nella biblioteca Vaticana. Questa era sorta per cura di papa Nicolo V, che non ebbe modo nello spendere e nell'usare di letterati, cercatori di manoscritti," a renderla ricchissima. E cio fece per naturale inchinazione di animo alle lettere, e per certo universale amore che erasi svegliato in Italia a comporre biblioteche; nel quale, a dire il vero, i pontefici andavano innanzi a tutti gli altri principi, come al presente ne fa testimonianza la biblioteca Vaticana. Francesco Filelfo non dubito per lettera di esortare il successore papa Callisto III a tenere le poste di Nicolo ' nel fare tesoro di libri, sebbene egli lamenti in altra epistola, che molti libri acquistati da Nicolo fossero andati perduti per colpa de' suoi successori. Del qual fallo non e certamente da appuntare papa Paolo; imperocche non solamente intese a conservare, ma ad accrescere il vaticano tesoro a spese della biblioteca cassinese. Paolo II ad'occhio i manoscritti della biblioteca cassinese e ne volle il catalogo; e chi legge intendera bene, che non lo voleva solo per sapere, ma anche per avere. Pensi ognuno se si obbedisse ai papali voleri a capello. Non so se fosse quel Niccolo Sandomino da Lucca, vescovo di Modena, che il papa aveva deputato a suo vice gerente...